Visioni

Negli illimitati territori della musica

Negli illimitati territori della musicaFrancesca Gemmo

Note sparse Sperimentatrice milanese propone in Ad libitum dieci brani registrati in una sola seduta

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 17 luglio 2019
Sarebbe facile definire neo-impressionista la musica di Francesca Gemmo, sola al pianoforte in questo Ad libitum (Dodicilune). Sperimentatrice nel circolo milanese di cui fa parte il vibrafonista e percussionista Sergio Armaroli e a cui si uniscono spesso altri saperimentatori come Giancarlo Schiaffini o Alvin Curran, è nei 10 brani registrati in una sola seduta un po’ meno sperimentale nel senso solito del rifiuto delle trame cantabili e della forma chiusa, ma lo è altrettanto per un uso assai esteso e imprevedibile delle pause e per una forte spregiudicatezza nel provare materiali di varia natura. Il clima è di divagazione assorta/sognante/narrativa....

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