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Negri, i relitti liberati dello scultore retico

Negri, i relitti liberati dello scultore reticoUna delle stanze di Villa Necchi Campiglio a Milano dedicate alla mostra "Mario Negri. Scultore a Milano"

A Milano, Villa Necchi Campiglio, la mostra dedicata a Mario Negri, a cura di Luca Pietro Nicoletti con la collaborazione di Chiara, Marina e Maria Laura Negri, figlie dell’artista Nelle stanze disegnate da Portaluppi, i bronzi di Mario Negri, l’artista valtellinese sceso a Milano, ma con la costante idea del ritorno in valli e montagne. Una ricerca solitaria. Martini, Wotruba, Picasso, Modigliani scultore: una precisa geografia del Moderno messa in dialogo con il romanico e il gotico italiani

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 24 novembre 2019
L’umidità scivola nelle stanze disegnate da Portaluppi, il profumo della terra inzuppata di pioggia del giardino s’insinua nella casa; sotto un Sironi scolpito col colore, accanto alle statue di Martini, tra un De Pisis e un Carrà, le opere di Mario Negri sembrano stare come tra vecchi amici. L’atmosfera sospesa, rarefatta, di Villa Necchi Campiglio, amplificata dalla luce debole di novembre, s’accorda perfettamente ai bronzi di Negri che sono come mastabe, come are, come pietre lavorate in un tempo e in un mondo remoto. Quaranta lavori dell’artista valtellinese sono raccolti, fino al 6 gennaio, in Mario Negri. Scultore a Milano....

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