Internazionale
«Nei bantustan in Sudafrica un’unica apartheid, in Palestina tante»
Intervista Salim Vally, professore sudafricano e leader del Palestine Solidarity Committee: «Il sistema israeliano è più sofisticato: si applica in forme diverse alle diverse 'sacche' di palestinesi. E a differenza degli Afrikaners non è così dipendente dalla manodopera araba»
Soldati israeliani nella città palestinese di Hebron – LaPresse
Intervista Salim Vally, professore sudafricano e leader del Palestine Solidarity Committee: «Il sistema israeliano è più sofisticato: si applica in forme diverse alle diverse 'sacche' di palestinesi. E a differenza degli Afrikaners non è così dipendente dalla manodopera araba»
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 17 gennaio 2018
Da anni attivisti, esperti e ricercatori studiano i parallelismi tra il Sudafrica del dominio Afrikaners e il regime che Israele ha imposto sulla popolazione palestinese. Alla base sta il concetto di apartheid che, seppur con ovvie differenze storiche, è applicato ai due sistemi e che è definito dal diritto internazionale come «regime istituzionalizzato di oppressione sistematica e di dominio di un gruppo razziale su qualsiasi altro gruppo razziale». Ma se a 20 anni dalla sconfitta dell’apartheid sudafricana come sistema legale le disuguaglianze socio-economiche tra bianchi e nere permangono, Israele porta avanti la sistematica discriminazione della popolazione palestinese sotto la propria...