Scuola
Nei licei occupati a Roma: «Posso parlare per chi non può, perché stare zitta?»
Il racconto Dal Tasso al Virgilio fino al Manara: «Non abbiamo garanzie che ci ascoltino se ce ne andassimo. Non so se stiamo facendo la rivoluzione, ma da qualcosa dobbiamo partire»
Il Liceo Virgilio occupato a Roma – Federica Rossi
Il racconto Dal Tasso al Virgilio fino al Manara: «Non abbiamo garanzie che ci ascoltino se ce ne andassimo. Non so se stiamo facendo la rivoluzione, ma da qualcosa dobbiamo partire»
Pubblicato 12 mesi faEdizione del 10 dicembre 2023
Federica RossiROMA
Quando una scuola viene occupata le pareti dei muri diventano l’espressione delle idee che hanno caratterizzato quei giorni. È come se assorbissero nella vernice gialla per mantenerle nel tempo. «Queste sono le frasi dette dai professori che ci hanno infastidite – dice Sara, rappresentante d’istituto del liceo Tasso di Roma, occupato da martedì – e i nomi scritti su quella parete sono le donne uccise, in rosso se dopo Giulia. Io ho la possibilità di parlare anche per chi non può, come faccio a starmene zitta?» si chiede Sara». Il Liceo Tasso occupato a Roma, foto Federica Rossi Sopra la...