Visioni

Nel bosco delle fate per sfuggire alla seduzione della parola

Nel bosco delle fate per sfuggire alla seduzione della parola

Cinema Variazione sulla fiaba, il nuovo film di Arrietta «Belle Dormant» ne reinventa una versione in forma di movimento. Il ritorno del cineasta spagnolo oltralpe è subito divenuto un evento

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 14 marzo 2017
La favola è nota. Ma le versioni abbondano. Più o meno complesse, tutte fanno immancabilmente riferimento ad un certo numero di invarianti: un re saggio, un principe azzurro, delle fate, alcune cattive, altre buone, infine, ovviamente, una bella – sempre addormentata. È proprio studiando questi attributi fissi che il film di Ado Arrietta inventa la propria versione. Non tanto per fedeltà al racconto – che il regista spagnolo sposta nel 2000 – piuttosto per metterne in evidenza il paradosso. Da subito, sappiamo cosa accadrà. Non c’è dubbio che la bella si pungerà le dita con il fuso di un arcolaio...

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