Visioni

Nel caleidoscopico safari degli Sparks

AMSTERDAM, PAESI BASSI: Sparks posa ad Amsterdam, Olanda nel 1975 LR Trevor White, Ron Mael, Norman "Dinky" Diamond, Russell Mael, Adrian Fisher (Foto di Gijsbert Hanekroot/Redferns)Sparks posa ad Amsterdam, Olanda nel 1975 LR Trevor White, Ron Mael, Norman "Dinky" Diamond, Russell Mael, Adrian Fisher – Foto di Gijsbert Hanekroot/Redferns

Musica Tornano dopo otto anni i fratelli Russell e Ron Mael con l'album «Hippopotamus»

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 4 ottobre 2017
Ascoltare un disco degli Sparks, a distanza di quasi cinquant’anni dai loro primi esperimenti musical-dadaisti, non è poi così diverso dall’osservare un ippopotamo allo zoo. Entrambi mastodontici, bizzarri, buffi ma, allo stesso tempo, talmente «impressionanti» da lasciare un segno in grado di imprimersi nell’immaginario e nel tempo. Questa suggestione è chiaramente figlia del titolo del nuovo album del duo americano, Hippopotamus per l’appunto, uscito da circa un mese, dopo un silenzio di quasi otto anni dalla deludente pop opera The Seduction of Ingmar Bergman, fatta eccezione per il progetto FFS insieme ai Franz Ferdinand nel 2015. Coltissimi, provocanti, rappresentanti/osservatori compiaciuti...

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