Visioni

Nel caos della città, sul limite dell’umano

Nel caos della città, sul limite dell’umano

Cinema Dal manga omonimo di Shirow al «Ghost in the Shell» live-action di Rupert Sanders, protagonista Scarlett Johansson. Le polemiche per il «whitewashing» dei personaggi non hanno toccato l’opinione pubblica in Giappone

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 11 aprile 2017
A metà degli anni novanta, fra un brano di OK Computer e la voce di Antonio Caronia che ci parlava di cyborg ed esplosione dell’identità nella rete, sugli schermi televisivi di MediaMente, circolava un lungometraggio animato che più di ogni altro avrebbe contribuito ad affascinare e plasmare l’immaginario dello spettatore dell’epoca. Anche se Kokaku kidotai (Ghost in the Shell), usciva nelle sale dell’arcipelago nipponico nel 1995, un po’ sottotono e senza particolari clamori, nel biennio seguente grazie alla circolazione in videocassetta tanto negli Stati Uniti come nella nostra penisola ed in altri paesi del globo, sarebbe diventato un vero e...

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