Nel carcere di Kinshasa, l’inferno ordinario
L’entrata della prigione centrale di Makala a Kinshasa
Internazionale

Nel carcere di Kinshasa, l’inferno ordinario

Reportage Tra i dimenticati della prigione centrale della capitale congolese, dove se non hai i soldi sei condannato ai più degradanti abusi fisici e giuridici. La lotta per la sopravvivenza dei detenuti "ordinaires"

Pubblicato più di un anno faEdizione del 28 febbraio 2023
Makala è la prigione centrale di Kinshasa, Repubblica democratica del Congo. Fondata nel 1957 per accogliere 1.500 detenuti ne ospita, al momento, 10.500. Su una superficie di circa 13 ettari vengono ospitati sia i detenuti in custodia cautelare che quelli condannati in via definitiva, siano essi adulti o minori. In tutto sono undici padiglioni (9 per uomini adulti, uno per i minori e uno per le donne – attualmente 300, con 30 bambini, in uno spazio che potrebbe ospitare poco più di 100 persone). «NON TUTTI VIVONO A MAKALA allo stesso modo» spiega la persona che ha facilitato questa visita...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi