Italia
Nel Cpr di Milano la quarantena nega il diritto alla difesa
Detenzione amministrativa La denuncia di quattro associazioni: «Se le autorità non possono garantire i diritti in questione i Cpr devono cessare la propria attività»
Proteste davanti al Cpr di via Corelli contro il trasferimento dei migranti – LaPresse
Detenzione amministrativa La denuncia di quattro associazioni: «Se le autorità non possono garantire i diritti in questione i Cpr devono cessare la propria attività»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 10 dicembre 2020
L’isolamento sanitario ha impedito alle persone trattenute nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli, a Milano, di incontrare per due settimane i propri avvocati e quindi esercitare il diritto alla difesa. È la denuncia dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), dell’organizzazione di volontariato Naga, della campagna Lasciatecientrare e della rete Mai più lager-No ai Cpr. «Se le autorità competenti non possono garantire i diritti in questione anche in vigenza dei protocolli necessari per la tutela della salute delle persone trattenute, del personale e dei legali, i Cpr devono cessare la propria attività», affermano le associazioni....