Europa
Nel feudo di Vox, sotto le serre i soliti migranti
Andalusia A El Ejido, centro agricolo in provincia di Almería, l’ultra destra ha sfondato alle regionali e ora tenta il cappotto. Nel mirino i braccianti che raccolgono la verdura sotto distese di plastica. Senza di loro l’economia locale si fermerebbe, ma la propaganda che gioca sull’ipocrisia cavalca lo spettro dell’«invasione islamica»
Il candidato sindaco di Vox al municipio, Juan Josè Bonilla Lopez, nella sua serra a El Ejido; sotto il leader di Vox Santiago Abascal in Andalusia – Giuliano Malatesta e LaPresse
Andalusia A El Ejido, centro agricolo in provincia di Almería, l’ultra destra ha sfondato alle regionali e ora tenta il cappotto. Nel mirino i braccianti che raccolgono la verdura sotto distese di plastica. Senza di loro l’economia locale si fermerebbe, ma la propaganda che gioca sull’ipocrisia cavalca lo spettro dell’«invasione islamica»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 26 aprile 2019
Giuliano MalatestaEL EJIDO (ALMERÍA)
Su una parete sopra il bancone dell’anonimo ristorante Belenguer, nella cittadina andalusa di El Ejido, centro agricolo di quasi 90mila abitanti in provincia di Almería, accanto alla rituale bandiera spagnola spicca una stampa logora con la foto del generalissimo, Francisco Franco. «Joderos, conmigo se podía fumar», recita la didascalia. Nessuno però sembra farci caso, almeno non quei pochi avventori che in una tarda mattinata di metà aprile presidiano stancamente i tavolini del locale e che sembrano non avere nessun timore reverenziale a esplicitare un certo tipo di appartenenza politica. Se si potesse pronunciare liberamente, da questi parti l’antico slogan franchista...