Visioni
Nel folk apocalittico dei Low l’America post Trump
Note sparse La metamorfosi del duo tra chitarre distorte e armonie vocali, nel nuovo album «Hey What»
Low – foto di Nathan Keay
Note sparse La metamorfosi del duo tra chitarre distorte e armonie vocali, nel nuovo album «Hey What»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 27 luglio 2022
Ci sono i Low dei primi dieci album, quelli nati nel 1993, quando il rock americano era in balia degli esperimenti rinoplastici inflitti a Led Zeppelin e i Black Sabbath sul tavolo operatorio del grunge. E poi ci sono i Low degli ultimi tre album: (quasi) tutta un’altra storia. Mimi Parker e Alan Sparhawk sono una coppia – nella vita come nell’arte – di mormoni da Duluth, la cittaduzza del Minnesota che diede i natali a un certo Robert Zimmerman. Atmosfere da Spoon River, luce dritta che filtra nella penombra di sacristie nonconformiste illuminandone le insospettate danze polverose, enormi spazi...