Visioni
Nel gesto di Orfeo un melò con la paura del mondo
Concerti L’opera di Sciarrino per voce e orchestra, con la direzione di Pappano. «La nuova Euridice secondo Rilke» rischia di diventare per la sua complessa eterogeneità uno dei lavori più originali del catalogo sciarriniano
il concerto all'Auditorium – foto Musacchio & Ianniello
Concerti L’opera di Sciarrino per voce e orchestra, con la direzione di Pappano. «La nuova Euridice secondo Rilke» rischia di diventare per la sua complessa eterogeneità uno dei lavori più originali del catalogo sciarriniano
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 marzo 2015
Mario GambaROMA
Sciarrino operista? Sì, ma dov’è la notizia? Lo è stato spesso: ha scritto lavori di teatro musicale diventati famosi come Lohengrin (1983), Luci mie traditrici (1998), Macbeth (2002). D’accordo, ma il punto non è se il compositore siciliano che abita da decenni a Città di Castello, quasi sicuramente il più importante compositore italiano vivente, si è cimentato o no col teatro musicale. Il punto è che nei lavori che prevedono il canto e un testo o vari testi che rimandano a una storia (un «libretto»), Salvatore Sciarrino, musicalmente parlando, si è collegato ben poco alla tradizione dell’opera lirica. Questa volta...