Visioni

Nel ghetto la scoperta di un’identità tormentata

Nel ghetto la scoperta di un’identità tormentata

Al cinema 8 nomination agli Oscar, esce nelle sale italiane «Moonlight», il film di Barry Jenkins, romanzo di formazione diviso in tre capitoli che corrispondono a tre diverse età del protagonista, bambino/adolescente/adulto afroamericano e gay

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 16 febbraio 2017
Alla luce della luna i ragazzini neri diventano blu: fin dal suo titolo, la pièce di Tarell Alvin McCraney da cui è tratto Moonlight evoca una dimensione lirica, tra realtà e sogno. Con movimenti di macchina circolari, lenti e ipnotici, frequenti ralenti, un uso del colore che «forza» la profondità degli azzurri, dei bruni e dei rosa, e alcune abili ellissi narrative, Barry Jenkins, nel suo film, allude a quella stessa dimensione altra, ma poi la stempera in un realismo poetico più convenzionale, rassicurante. Frutto dell’intersezione/sovrapposizione delle biografie di Jenkins e McCraney (quasi coetanei, sono cresciuti nello stesso quartiere) Moonlight...

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