Visioni
Nel giardino dell’Eden, la fragilità del corpo
Festival A Bolzano Danza un progetto che ha coinvolto Carolyn Carlson, Rachid Ouramdane, Michele Di Stefano. Tre performance singole per un solo spettatore in un teatro vuoto da 850 posti
Annie Hanauer in «Eden» – foto di Andrea Macchia
Festival A Bolzano Danza un progetto che ha coinvolto Carolyn Carlson, Rachid Ouramdane, Michele Di Stefano. Tre performance singole per un solo spettatore in un teatro vuoto da 850 posti
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 18 luglio 2020
Francesca PedroniBOLZANO
Eden. Un’immagine, un desiderio, un’utopia. Un giardino rallegrato da un cinguettio. Animali colorati tra i rami. Ampi respiri nella natura. Eden of Carolyn, Eden selon Rachid, Eden secondo Michele, tre danze singole per un singolo spettatore in un teatro vuoto da 850 posti. 30 assoli al giorno per 30 spettatori, dieci repliche ad autore: Carolyn Carlson, Rachid Ouramdane, Michele Di Stefano per un totale di dieci danzatori che si alternano in scena. Siamo al festival Bolzano Danza, al Teatro Comunale della città. Eden è il progetto pensato per questo nostro tempo difficile: un progetto simbolico ideato dal direttore artistico Emanuele...