Internazionale

Nel «grande gioco» niente si fa per gioco

Nel «grande gioco» niente si fa per gioco – Immagine di Chiharu Shiota

Heartland È la più lunga partita a scacchi della storia. Iniziata nel 1830, non si è mai interrotta, sebbene siano cambiati i giocatori, le regole, gli equilibri in campo, i pezzi […]

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 24 novembre 2016
È la più lunga partita a scacchi della storia. Iniziata nel 1830, non si è mai interrotta, sebbene siano cambiati i giocatori, le regole, gli equilibri in campo, i pezzi sulla scacchiera, le tattiche e gli interessi. Solo la posta è rimasta la stessa: il controllo dell’Heartland, quello che Halford John Mackinder, geografo, politico, esploratore inglese, tra i padri della moderna geopolitica, ha definito il «cuore del mondo», necessario al controllo strategico dell’intero globo e identificato dallo studioso con la regione dell’Asia Centrale. Un grande obiettivo per un «Grande Gioco», come lo ha chiamato per la prima volta uno dei...

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