Visioni

Nel groviglio del Teatro di Roma, poche idee e guerra politica

Nel groviglio del Teatro di Roma, poche idee e guerra politicaIl Teatro Argentina a Roma

Arte e politica In cerca di una nuova governance, regna la confusione. Un’affollata assemblea di artisti e spettatori per spingere il Comune ad agire

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 30 gennaio 2024
Continua a cuocere nel suo «brodo» (sempre più rancido) la vicenda del Teatro di Roma. Ieri un’assemblea convocata da Christian Raimo e affollatissima di intellettuali, artisti e spettatori, ne ha discusso animatamente nello spazio convegni dell’ex Mattatoio. Certo è che la somma degli errori, dei maneggi e dei tentati colpi di mano si è andata così infittendo che appare sempre più difficile uscirne per chiunque con qualche onore. Tranne per chi, con eleganza «decisa» se ne è tirato fuori, superando le lusinghe. Uno dei pochi è stato Ninni Cutaia, che indicato come possibile «condirettore», o comandante in seconda, ha rinunciato...

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