Visioni

Nel labirinto dei sentimenti

Nel labirinto dei sentimentiQuentin Dolmaire e Lou Roy Le Collinet, sotto Mathieu Amalric

Al cinema Arriva nelle sale di Roma e Bologna, e disponibile sulle piattaforme on demand, «I miei giorni più belli» di Arnauld Desplechin. Il ritorno a casa dell’antropologo Paul Dedalus, alla ricerca di se stesso, diventa occasione per un viaggio nel passato.

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 giugno 2016
I «Ricordi della giovinezza» che danno il titolo al nuovo film di Arnaud Desplechin (in Italia esce però come I miei giorni più belli, a Roma e Bologna e on demand sulle principali piattaforme) sono quelli di Paul Dedalus, antropologo e viaggiatore irrequieto, uomo dall’abile ingegno e dall’abilissima lingua, perennemente in fuga, incantatore e seduttore precoce. Dopo molti anni passati a girare i paesi dell’ex impero sovietico, Paul lascia il Tajikistan per fare ritorno in Francia. Non perché gli vada, ma perché «deve farlo». Cosa lo obbliga a questo ritorno nel tempo e nello spazio? La politica? La morale? L’amicizia?...

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