Politica
Nel Pd scatta l’ora degli arditi
Democrack Dall’elogio delle larghe intese alla sfida: se una maggioranza non c’è, si voti. I dem approvano le regole all’unanimità, ma il congresso sempre più in forse. Epifani: verifica, non basta un giro di valzer. E Sel chiede un governo di scopo
Guglielmo Epifani, segretario Pd – Foto Luigi Mistrulli - Sintesi
Democrack Dall’elogio delle larghe intese alla sfida: se una maggioranza non c’è, si voti. I dem approvano le regole all’unanimità, ma il congresso sempre più in forse. Epifani: verifica, non basta un giro di valzer. E Sel chiede un governo di scopo
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 28 settembre 2013
La direzione che deve approvare il pacchetto delle regole del congresso si risolve nell’intervento preoccupato di Epifani e nella rapida lettura delle nuove regole, cioè quelle vecchie, da parte – stavolta – del renziano Stefano Bonacini. Sì all’unanimità, solitaria astensione dell’ex presidente della provincia di Cagliari Graziano Milia. Se mai si faranno le primarie, i candidati dovranno formalizzare la loro corsa entro l’11 ottobre. È archiviata così, in fretta e in furia, la querelle che ha occupato il dibattito democratico per tutta l’estate. Gianni Cuperlo propone agli altri tre candidati (Renzi, Civati e Pittella) un gentlemen’s agreement: «L’8 dicembre si...