Cultura

Nel presente ingestibile ci si allena al conflitto. Ma con moderazione

Nel presente ingestibile ci si allena al conflitto. Ma con moderazione

Saggi «Combattere la postdemocrazia», l’ultimo saggio del sociologo Colin Crouch, tradotto per Laterza. L’autore britannico vede nella crisi globale uno dei segni del declino

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 febbraio 2020
A vent’anni dalla formulazione del concetto di post-democracy, (è del 2000 il saggio Coping with Post-Democracy, sviluppato nel fortunato Postdemocrazia del 2003), Colin Crouch ritorna, con intento autocritico, sul concetto con Combattere la postdemocrazia (Laterza, pp. 196, euro 18, traduzione di Marco Cupellaro). SIN DALLA PREFAZIONE Crouch avverte: «se la postdemocrazia ci ha condotto fin qui, “gestirla” non è più sufficiente: occorre combatterla». Dopo avere cercato una sorta di compromesso fra una postdemocrazia che, come la globalizzazione, gli appariva ineluttabile, e le spinte anti-democratiche che potevano essere contenute in nome di una sorta di capitalismo ben temperato capace di ripensare...

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