Cultura
Nel pulsare delle moltitudini
AMELIA ROSSELLI Apolide, artista poliglotta, poeta e scrittrice di straordinaria intensità. A vent’anni dalla scomparsa, le sue parole luminose si collocano nella costellazione tumultuosa del Novecento e vengono ora celebrate da tre recenti pubblicazioni che ne tratteggiano il profilo biografico e intellettuale
Jennifer Campbell, Point no Point (frame da video, 2012)
AMELIA ROSSELLI Apolide, artista poliglotta, poeta e scrittrice di straordinaria intensità. A vent’anni dalla scomparsa, le sue parole luminose si collocano nella costellazione tumultuosa del Novecento e vengono ora celebrate da tre recenti pubblicazioni che ne tratteggiano il profilo biografico e intellettuale
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 15 giugno 2016
Era l’11 febbraio 1996, e ad oggi sono passati vent’anni da quando Amelia Rosselli si gettava dal quinto piano del suo appartamento in via del Corallo a Roma. I suoi Primi Scritti risalgono al 1952, seguiti da una serie di raccolte poetiche e alcuni scritti in prosa, e l’ultima raccolta intitolata Impromptu risale al 1981, dopo un lungo periodo di silenzio creativo. L’esilio è stato fin dalla nascita un elemento che l’ha accompagnata lungo il corso della sua esistenza. Sotto lo stesso segno, quando venne al mondo quel 28 marzo del 1930, Carlo Rosselli e Marion Cave accolsero a Parigi,...