Internazionale

Nel risiko mediorientale tutti contro tutti

Nel risiko mediorientale tutti contro tuttiIl presidente iraniano Rowhani – Reuters

Siria/Iraq L'Iran spara missili vicino alla portaerei Usa nello Stretto di Hormuz. La Turchia crea una milizia sunnita in Iraq e Baghdad minaccia azioni militari. Riyadh attacca Mosca che incrementa le sanzioni ad Ankara. Nel dimenticatoio finisce il dramma dei popoli

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 31 dicembre 2015
Se il 2016 dovrebbe aprirsi con l’ampio tavolo del negoziato siriano, il 2015 si chiude con un tutti contro tutti: non c’è potenza internazionale o regionale che in queste settimane non abbia arduamente lavorato per guadagnare qualche punto in più di influenza diplomatica e militare. Sul campo di battaglia ci sono tutti: russi, statunitensi, turchi, sauditi, iraniani. Ognuno lancia il suo guanto di sfida, non mere scaramucce ma azioni che mandano chiari messaggi ai nemici-amici. Ogni capitale fa a gara a ripetere che l’avversario comune è lo Stato Islamico, ma è palese che in ballo c’è molto di più della...

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