Internazionale
Nel Sahel l’Italia e la Ue usano il Niger per fermare e rimpatriare i migranti
Polizia di frontiera Confina con sette paesi. Beneficia di fondi strategici. Da lì, tra il 2016 e il 2022, l’Oim ha rimandato a casa circa 80mila stranieri, “volontariamente”
Migranti in un centro di transito ad Arlit, in Niger – Ap/Jerome Delay
Polizia di frontiera Confina con sette paesi. Beneficia di fondi strategici. Da lì, tra il 2016 e il 2022, l’Oim ha rimandato a casa circa 80mila stranieri, “volontariamente”
Pubblicato più di un anno faEdizione del 5 agosto 2023
Non solo Tunisia e Libia, o Turchia. La frontiera europea inizia molto prima, coinvolge gli stati di transito e origine dei flussi. Ne stravolge i sistemi economici, le consuetudini sociali, gli scambi tra popolazioni. È il caso del Niger, che per evidenti motivi politici e geografici rappresenta un partner strategico di Ue e Italia nel contrasto dei movimenti di persone. Il presidente Mohamed Bazoum, deposto dal golpe del 27 luglio, era stato ospite lo scorso autunno della fondazione Leonardo Med-Or, diretta dall’ex titolare del Viminale Marco Minniti. All’evento “Italia, Niger. Europa, Africa. Due continenti. Un unico destino”, tenutosi all’università Luiss,...