Visioni
Nel segno di Aida
Opera Il capolavoro verdiano scelto nella versione storica di Franco Zeffirelli del 1963. Daniel Oren dirige con ritmo e senso dell’azione, peccato per le voci non proprio all'altezza
Una scena da Aida – foto Marco Brescia & Rudy Amisano
Opera Il capolavoro verdiano scelto nella versione storica di Franco Zeffirelli del 1963. Daniel Oren dirige con ritmo e senso dell’azione, peccato per le voci non proprio all'altezza
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 29 maggio 2018
Fabio VittoriniMILANO
Franco Zeffirelli compie 95 anni, il suo primo allestimento di Aida per il Teatro alla Scala di Milano ne compie 55. Quella che ha fatto decidere ad Alexander Pereira, sovrintendente del teatro, di festeggiare il primo compleanno col secondo non è una numerologia semplicemente affettiva, ma anche storiografia (nel senso della storia della messinscena teatrale) ed estetica tout court: sì perché l’allestimento del 1963, a differenza di altri di Zeffirelli ormai non più proponibili, ha attraversato il suo mezzo secolo di vita con una freschezza stupefacente ed è arrivato a noi con una capacità di «rappresentare» l’essenza del teatro verdiano...