Cultura
«Nel tremore del tempo», il mantra dell’effimero esistere
Poesia L’ultima raccolta di versi di Filippo Ravizza, edita da puntoacapo, insiste sull’accettazione dei propri limiti connotando di ansia anche il ritmo dei versi
Esther Stocker, "Space Installation"
Poesia L’ultima raccolta di versi di Filippo Ravizza, edita da puntoacapo, insiste sull’accettazione dei propri limiti connotando di ansia anche il ritmo dei versi
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 10 marzo 2021
Nel tremore del tempo, la nuova raccolta di poesie di Filippo Ravizza (puntoacapo editrice, pp. 54, euro 12) sembra contenere, anche per ellissi, un’evocazione dei timori e tremori di cui parlava Kierkegaard nel suo celebre testo: il titolo di Ravizza fa espressamente riferimento solo al tremore, in effetti, ma il timore pervade il libro, enunciato nei versi in cui l’autore dà atto altrettanto espressamente della propria lotta contro il «timore del tempo», appunto. È il tempo, insomma, a rappresentare l’alterità davanti alla quale l’uomo sperimenta radicalmente la propria fragilità: è il tempo nel suo scorrere disperante, nella sua voracità divoratrice...