Cultura

Nella gabbia del lavoro gratuito

Nella gabbia del lavoro gratuitoUn'opera di Philippe Lamette

Terre promesse L’uso sempre più diffuso e intensivo del lavoro gratuito in settori chiave dell’economia mette in evidenza la necessità di ripensare l’insieme dei diritti per tutelare l’insieme della forza-lavoro, senza che questo coincida con la cancellazione di quelli acquisiti. Dalla riduzione delle norme contrattuali degli «atipici» all’introduzione del salario minimo e del reddito di cittadinanza

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 8 novembre 2014
Che sia giusta ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa! La «giusta retribuzione» fulcro della repubblicana costituzione fondata sul lavoro (l’unica al mondo, come sappiamo, le altre prediligendo il principio fondante della dignità della persona), un tempo appannaggio naturale e scontato del cittadino lavoratore, in quanto determinata dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicati ad una forza lavoro raccolta senza molti residui nel contenitore del contratto di lavoro dipendente è sempre più una chimera, soprattutto nei luoghi che dovrebbero garantirla e cioè i Tribunali. Un apprezzato giuslavorista pro-labour ha, recentemente, chiesto: «la retribuzione in tempi di crisi: diritto sociale...

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