Commenti

Nella manovra del governo non c’è Keynes ma Reagan

Nella manovra del governo non c’è Keynes ma ReaganMurales per le strade di Parigi

La manovra del governo gialloverde Trasferimenti monetari e benefici fiscali, lo Stato usato come Pantalone e non come soggetto innovatore. Scuola, università, Sud trascurati Investimenti marginali

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 9 ottobre 2018
Sembra che il problema sia il deficit al 2,4% – come pensano, da fronti opposti, i cultori del debito ad oltranza e le vestali, presenti anche nel Pd, della stabilità dei conti pubblici – e non, invece, la composizione della manovra. Al di là delle numerose beffe che la lettura del Def sta facendo emergere (per esempio la scomparsa di detrazioni fiscali importanti per le famiglie o della Naspi per i giovani disoccupati utilizzata per finanziare in parte le nuove misure), dalla composizione ipotizzabile della manovra trapela un forte squilibrio in favore della spesa corrente e a danno della spesa...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi