Internazionale
Nella Mosul liberata dall’Isis è catastrofe umanitaria
Iraq 920mila sfollati e una città interamente da ricostruire. Onu: serve un miliardo di dollari. Intanto Daesh si trasferisce a Tal Afar e i paesi vicini puntano a dettare il futuro politico del paese
La polizia irachena festeggia con un gruppo di bambini la liberazione di Mosul – LaPresse
Iraq 920mila sfollati e una città interamente da ricostruire. Onu: serve un miliardo di dollari. Intanto Daesh si trasferisce a Tal Afar e i paesi vicini puntano a dettare il futuro politico del paese
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 11 luglio 2017
Mosul è stata liberata. Ad un prezzo altissimo: il 40% delle forze governative è stato ucciso, un numero imprecisato di civili è cadavere sotto le macerie, 920mila persone sono fuggite dal 17 ottobre quando la battaglia è cominciata. La seconda città irachena è distrutta: non c’è palazzo che non abbia subito danni ingenti. La vittoria ha il sapore amarissimo della devastazione, fisica e psicologica: le organizzazioni umanitarie parlano di catastrofe umanitaria, di una popolazione ridotta alla fame e senza alcuna speranza negli occhi. Tanti sono ancora bloccati in città vecchia con pochissima acqua a disposizione. Con lentezza vengono portati via...