Visioni

Nella notte dei Julie’s Haircut

Nella notte dei Julie’s HaircutJulie's Haircut

Note sparse «In The Silence Electric», ombre e incubi per il nuovo lavoro della band emiliana tra rock, jazz e new wave. Ritmi ipnotici, visioni e contaminazioni nei nove lunghi brani del disco

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 23 ottobre 2019
È passato solo qualche mese – era un’estate tumida, che stentava ad avvampare – dal visibilio liquido, ipnotico di Music From The Last Commander dei Julie’s Haircut, che interpretavano le immagini di Von Sternberg, confermando una predisposizione alla visione, alla visionarietà, che è connaturale di quella che è senz’altro una delle maggiori band in circolazione, in quell’ambito rock dai confini labili, trascolorante in continuazione tra kraut, psichedelia, shoegaze, impuntito con tratti di jazz, new wave, post punk. È quel contesto che ad esempio vede coesistere gli Oscillation, i The Early Years, Sula Bassana (il progetto più spaziale di David Schmidt),...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi