Cultura

Nella par condicio delle memorie celati i crimini fascisti

Nella par condicio delle memorie celati i crimini fascistiRastrellamenti eseguiti dagli italiani a Lubiana nel marzo 1942: i cittadini arrestati vengono portati nelle caserme. Foto tratta dal libro «Storia delle rivoluzioni del XX secolo», secondo volume (Editori Riuniti)

Giorno del Ricordo L’uso spregiudicato degli infoibamenti, non solo di italiani, e dell’esilio istriano-dalmata prescinde dal contesto storico. Quella che è in atto è una sfida in nome delle «condivisione» alla matrice sociale, e perciò conflittualista della nostra Costituzione. Il datario laico, in Italia come nel resto d'Europa si fonda oggi su una simmetria antitotalitaria che unisce vinti e vittime, sconfitti ed esiliati, prescindendo dalle responsabilità politiche nei singoli drammi

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 9 febbraio 2022
Le questioni sollevate dalle iniziative pubbliche riguardanti il Giorno del Ricordo, in quanto ricorrenza del calendario civile nazionale, vanno al di là del merito storico (e storiografico) di ciò che ne costituisce l’oggetto, così come del fatto stesso che da subito esso sia divenuto il prevedibile terreno sul quale la destra populista e post-costituzionale ha costruito una sua specifica narrazione di merito. Poiché dal momento stesso in cui, negli anni ’90 le maggiori cariche dello Stato, da Ciampi a Violante, hanno iniziato a professare la necessità di dare corpo a memorie simmetriche e compatibili, entrando nel campo scivolosissimo di una...

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