Visioni

Nella prigione del «sistema» costruito sul silenzio e la paura

Nella prigione del «sistema» costruito sul silenzio e la paura

Locarno 71 In concorso internazionale «M» di Yolande Zauberman ci porta all’interno di una comunità hassidica israeliana, dove il protagonista Menachem è stato vittima di stupri per tutta l’infanzia

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 agosto 2018
Oltre la storia che è di per sé materia sensibile, M (concorso internazionale) è un film che nel suo «dispositivo« illumina e interroga questioni essenziali rispetto al fare cinema «documentario» a cominciare dalla relazione tra il regista e il suo soggetto che in questo caso è determinante. È infatti attraverso il corpo del suo protagonista che Yolande Zauberman penetra nella sua storia, è lui con la sua presenza a «provocare», innestare reazioni, spalancare una realtà a cui lei non avrebbe mai accesso. E lo fa mettendo in gioco il proprio vissuto in un «doppio legame» con la regista che a...

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