Jean-Michel Basquiat «Rubber»
Cultura
Nella sostanza di un precipizio
Itinerari critici Riflessioni intorno a due libri recenti che indagano dipendenze e soggettività: «Eroina. Dieci storie di ieri e di oggi» di Vanessa Roghi (per Mondadori) e «L’orlo del bosco. La cura delle dipendenze tra catene e libertà» di Cecco Bellosi (per DeriveApprodi)
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 19 ottobre 2022
David Foster Wallace, nelle molte pagine dedicate alla dipendenza da sostanze e al suo superamento attraverso il metodo degli Alcolisti Anonimi, rovescia il rapporto fra salute e «malattia»: se la porta d’uscita dalla dipendenza è il riconoscimento, da parte del soggetto in disintossicazione, della sua incapacità di affrontare da solo la propria situazione, e l’accettazione dell’aiuto del gruppo o comunità, non ne dovrebbe conseguire che la «malattia» non è un’eccezione rispetto alla «salute», ma la condizione esistenziale di noi tutti – e che dunque, in un certo senso, siamo tutti «malati», cioè bisognosi non per accidente ma per costituzione della...