Visioni

Nella testa di «Joker» la rivolta impossibile del contemporaneo

Nella testa di «Joker» la rivolta impossibile  del contemporaneo

Al cinema Leone d’oro a Venezia, il film di Phillips guarda più a Scorsese e alla NY tra gli anni ’70 e ’80 che ai comics. Joaquin Phoenix dà vita a un personaggio in bilico tra allucinazione e realtà, fantasie e frustrazioni

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 3 ottobre 2019
Arriva in sala Joker, Leone d’oro alla Mostra di Venezia non senza critiche – focalizzate soprattutto sull’opportunità di premiare a una «Mostra d’arte un cine-comic che peraltro ha scontentato anche i puristi del genere – e intorno al quale in America si sono accese accuse e paranoia diffusa riguardo a un potenziale emulatorio di violenza. Diciamolo subito: il film di Phillips non è nulla di tutto questo, il corpo del protagonista si fa piuttosto portatore e espressione dell’aria dei tempi, del nostro presente anche se forse non tratteggiato rischiandone fino in fondo l’ambiguità. E Gotham City, affogata nell’immondizia, tra il...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi