Nella Trieste di Pressburger ogni uomo ha diritto a una forma
Giorgio Pressburger nel cimitero ebraico di Trieste
Alias Domenica

Nella Trieste di Pressburger ogni uomo ha diritto a una forma

I "Racconti triestini" di Giorgio Pressburger, da Marsilio Lo scrittore italo-ungherese torna alla dura elegia del ricordo, inscenando storie minime e perciò eroiche nei luoghi topici della «sua» città

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 8 novembre 2015
Una delle maggiori imprese letterarie del recente passato è la trilogia che si distende fra Nel regno oscuro e Storia umana e inumana (Bompiani 2008-2013). Lì Giorgio Pressburger deduce dalla tragicità del secolo che gli sta alle spalle (e che egli ha largamente attraversato da nomade cosmopolita, in sostanza da apolide) una vera e propria Opera/Mondo dove il soggetto è una proiezione autobiografica ma soprattutto è l’interlocutore di una vicenda immane nella sua coralità centrifuga, qualcosa che allude al viaggio della Commedia ma insieme agli stasimi e alla fissità minerale di una Tragedia nel cui centro pulsino, alla stregua di...

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