Visioni
Nella vertigine di «Macbeth», la catarsi potente del teatro
La Scala Il ritorno in presenza della Prima, Mattarella salutato con lunghi applausi e la richiesta di un «bis». L’opera di Verdi ha inaugurato la stagione, con la direzione di Chailly e l'allestimento di Livermore. Netrebko e Salsi preziosi e mai ovvi
Una scena da Macbeth – foto Brescia Amisano/La Scala
La Scala Il ritorno in presenza della Prima, Mattarella salutato con lunghi applausi e la richiesta di un «bis». L’opera di Verdi ha inaugurato la stagione, con la direzione di Chailly e l'allestimento di Livermore. Netrebko e Salsi preziosi e mai ovvi
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 8 dicembre 2021
Fabio VittoriniMILANO
Il 7 dicembre per Milano e per il mondo dell’opera è da settant’anni un appuntamento che suscita attese miste di eccitazione e isteria mondana. Dal 1951, quando Victor de Sabata ha consegnato definitivamente a quella data l’apertura di stagione del Teatro alla Scala, l’evento è stato specchio della vita culturale di un paese che in questo arco di tempo si è sfilacciata, perdendo un po’ alla volta i suoi vati, i suoi divi, i rispettivi culti e la convinzione ambiziosa di poter ancora occupare il centro della cultura globale, animandola, arricchendola, conducendola. Questa volta siamo arrivati all’appuntamento con una trepidazione...