Alias Domenica

Nell’acqua: ogni migrante è Keats

Nell’acqua: ogni migrante è KeatsDoris Salcedo (sotto), Palimpsesto, 2016-’17

Al Palacio de Cristal, «Palimpsesto» della colombiana Doris Salcedo Su un tappeto granulare grigio, i nomi delle vittime del Mediterraneo, fatti d’acqua, compaiono e scompaiono

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 3 dicembre 2017
Come ognun sa, John Keats e Percy Bysshe Shelley sono sepolti a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, in una valletta di dolce verdezza al Cimitero Acattolico di Roma. Vicini morirono, anche: men che trentenni, tra il febbraio del 1821 e il luglio del 1822. Il primo a Roma, di tisi; il secondo al largo di Portovenere, nel naufragio della goletta Ariel. Le rispettive lapidi paiono dialogare fra loro. Quella di Shelley, memore del naviglio fatale, riporta i versi celebri della Tempesta di Shakespeare – «Nothing of him that doth fade, / But doth suffer a sea change, / Into...

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