Visioni
Nelle acque familiari in cui si specchia l’immagine
Berlinale Da Lila Avilés a Schanelec passando per Von Trotta la casa e il nucleo intimo sono il paesaggio ricorrente
Una scena da «20.000 especies de abejas»
Berlinale Da Lila Avilés a Schanelec passando per Von Trotta la casa e il nucleo intimo sono il paesaggio ricorrente
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 22 febbraio 2023
Presentando la programmazione di quest’anno, il direttore della Berlinale, Carlo Chatrian, comincia il suo editoriale con queste parole: «A volte, si ha l’impressione di aver attraversato un fiume selvaggio». L’allusione è agli anni della pandemia, durante i quali i festival, grandi e piccoli, si sono dovuti ripensare. Oggi solo qualche ayatollah della mascherina è lì a ricordarci che, un anno fa, entravamo nelle sale con l’impressione di vivere un’avventura. Cosa fare di questa normalità ritrovata? Per Chatrian: «La forza della Berlinale sta nel portare insieme diverse prospettive». Vero, ma solo a compartimenti stagni. Il Forum, Panorama, il concorso berlinese, sono...