Cultura
Nelle metamorfosi del pensiero
TEMPI PRESENTI Miguel Benasayag e Ariel Pennisi su ChatGpt nel libro per Jaca Book. Usare delle informazioni in modo combinatorio non è pensare, anche se potrebbe averne le apparenze. Nel caso del digitale, ciò che verrà è una proiezione prospettica del passato, esiste solo in quanto calcolabile: è una capacità prescrittiva, colonizzatrice del destino collettivo
Illustrazione / Getty Images
TEMPI PRESENTI Miguel Benasayag e Ariel Pennisi su ChatGpt nel libro per Jaca Book. Usare delle informazioni in modo combinatorio non è pensare, anche se potrebbe averne le apparenze. Nel caso del digitale, ciò che verrà è una proiezione prospettica del passato, esiste solo in quanto calcolabile: è una capacità prescrittiva, colonizzatrice del destino collettivo
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 14 giugno 2024
La differenza tra comprendere e acquisire informazioni è un nodo cruciale del dibattito sull’intelligenza artificiale specialmente rispetto a quella generativa, in grado di produrre contenuti – ormai in forma multimodale – in relazione alle richieste sollecitate da un prompt anche in forma multimediale. Comprendere qualcosa significa esserne trasformati, è l’attivarsi di una relazione trasformativa dialogica, proprio come accade tra Miguel Benasayag e Ariel Pennisi in ChatGpt non pensa (e il cervello neppure) (Jaca Book, pp. 156, euro 15, traduzione di Cristinao Screm). Un libro intenso, ricco di riflessioni e di teorie, a partire dal formato corale e molteplice che rappresenta...