Internazionale

Nelle urne della Tunisia, la «scelta pericolosa» di una giovane democrazia

Nelle urne della Tunisia, la «scelta pericolosa» di una giovane democraziaKais Sayed mentre esce dal seggio in cui ha votato – Afp

Dopo il voto Intervista a Habib Kazdaghli, decano dell’opposizione all’islam politico nelle università: «Abbiamo solo 8 anni e come per i bambini c’è sempre il rischio di farsi male e di perdere i progressi fatti sul fronte dei diritti civili e della parità di genere. Siamo divisi tra orgoglio e preoccupazione»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 15 ottobre 2019
Dopo le legislative, la Tunisia ha eletto il suo nuovo presidente della Repubblica: Kais Saied. Ne abbiamo parlato con Habib Kazdaghli, decano di Storia contemporanea dell’Università di Manouba e simbolo della laicità e della lotta all’islamismo politico anche nelle scuole tunisine.   Habib Kazdaghli   Un primo bilancio di queste tornate elettorali? Siamo una giovane democrazia e possiamo dire che in confronto alla dittatura di Ben Ali, dopo le elezioni del 2014, i tunisini hanno avuto la possibilità di votare democraticamente, anche se hanno fatto scelte pericolose. Abbiamo 8 anni di vita e come per i bambini a questa età,...

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