Cultura

Nell’«etnographic novel» il movimento del presente

Nell’«etnographic novel» il movimento del presente

SCAFFALE «Senza confini», di Francesca Cogni e Andrea Staid

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 dicembre 2018
Che oltre all’analisi dell’esistente e alla sua critica, sia necessaria anche l’immaginazione per riuscire a mettere in crisi le logiche di dominio non è forse ancora evidente a tutti. Senza confini. Una etnographic novel di Francesca Cogni e Andrea Staid (Milieu, pp. 127, euro 17.90) è una dimostrazione di come sia possibile tenere insieme creatività e critica. Migranti: «decostruire questa parola e risignificare l’importanza dei soggetti in transito, distruggere le differenze e i muri costruiti dai media e dalla classe politica tra ‘noi’ e ‘loro’, parlare non più di migranti, ma di storie, desideri, lotte, emozioni, vissuti che al pari...

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