Cultura
Nell’impresa epica di Germano Celant
Scomparse Il curatore e critico dell’Arte Povera è morto all'età di 80 anni, vittima del Covid. Aveva lavorato per l’arte italiana come per quella internazionale in mille modi diversi, ma accomunati da una logica e da una coerenza che non è possibile non vedere nella filigrana della sua carriera
Germano Celant, mostra «Post Zang Tumb Tuuum», Fondazione Prada foto di Ugo Dalla Porta
Scomparse Il curatore e critico dell’Arte Povera è morto all'età di 80 anni, vittima del Covid. Aveva lavorato per l’arte italiana come per quella internazionale in mille modi diversi, ma accomunati da una logica e da una coerenza che non è possibile non vedere nella filigrana della sua carriera
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 30 aprile 2020
«Prima viene l’uomo poi il sistema, anticamente era così. Oggi è la società a produrre e l’uomo a consumare», questo è l’incipit del testo Arte Povera. Appunti per una guerriglia del 1967, tra i più celebri della critica d’arte italiana del secondo Novecento. Il suo autore, Germano Celant è morto ieri all’età di ottant’anni, vittima del Covid-19. IL GIOVANE che alla vigilia del Sessantotto si schierava contro il sistema, termine diffuso in quegli anni per indicare l’organizzazione imposta dal potere ai fini della sua conservazione, è stato uno dei più autorevoli protagonisti del sistema internazionale dell’arte. Curatore del Guggenheim di...