Visioni
Nell’incubo claustrofico di Tsukamoto
Maboroshi Sin da quando fece uscire "Fires on the Plain" nel 2014, Shin’ya Tsukamoto ha intrapreso quella che si può ormai definire, a dieci anni di distanza, una nuova fase della sua carriera.
Un frame da "Haze" di Shin’ya Tsukamoto
Maboroshi Sin da quando fece uscire "Fires on the Plain" nel 2014, Shin’ya Tsukamoto ha intrapreso quella che si può ormai definire, a dieci anni di distanza, una nuova fase della sua carriera.
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 19 gennaio 2024
Fin da quando fece uscire Fires on the Plain nel 2014, Shin’ya Tsukamoto ha intrapreso quella che si può ormai definire, a dieci anni di distanza, una nuova fase della sua carriera. Un periodo nel quale l’autore giapponese ha dedicato i suoi sforzi, non solo di regista ma anche quelli distributivi, ad una trilogia dedicata alla guerra, o più in generale all’atto di uccidere il prossimo e alle sue conseguenze, continuata con Killing nel 2018 e conclusa, per ora, con Shadow of Fire, film presentato a Venezia lo scorso anno e ora nelle sale dell’arcipelago. Il cinema Eurospace a Tokyo...