Visioni

Nelly Kaplan, un desiderio d’invenzione per liberare l’inconscio

Nelly Kaplan, un desiderio d’invenzione per liberare l’inconscio

Cinema Addio alla regista di «La fiancée du pirate», la riscossa del femminile contro la repressione

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 14 novembre 2020
Quando bussai timidamente alla porta del grande cineasta Abel Gance, per un’intervista che miracolosamente mi era stata accordata, mi venne ad aprire una ragazza sui trent’anni, snella, non molto loquace, che mi condusse in un ampio studio rivestito di ciliegio, con una indimenticabile, armoniosissima scala ricurva lungo la quale si arrampicava un lussureggiante potos screziato di verde. Nelly mi lasciò da sola ed andò a chiamare il regista. Ero molto confusa, anche perché avevo chiesto quell’intervista a Gance, tramite la Cinémathèque Française non per conoscere i dettagli del suo Napoleon, primo film proiettato su tre schermi ancor prima del sonoro,...

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