Visioni
«Nemesi», ai limiti dell’immagine sulle orme di Poe
Al cinema Walter Hill firma con questo film il suo lavoro più «giapponese», uno shojo manga noir
Al cinema Walter Hill firma con questo film il suo lavoro più «giapponese», uno shojo manga noir
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 19 ottobre 2017
Un film terminale. Un film impossibile – un cambio di gender impartito come la più ineffabile delle vendette – e una provocatoria domanda di sospensione di incredulità, la più forte dai tempi di M Butterfly di David Cronenberg. Walter Hill con Nemesi (The Assignment) porta la sua idea di stile alle soglie della purezza opaca del magistero langhiano. Come già nel magnifico Undisputed, l’idea del « living gracefully», ossia vivere con grazia, diventa segno e dichiarazione politica. In questa torsione, Frank Kitchen/Michelle Rodriguez trasformato in donna, (ri)vive anche il geniale femminismo del Blake Edwards di Nei panni di una bionda. Hill, però, si spinge oltre. Non...