Alias

La celluloide e il marmo: due serate di parole, immagini, dissonanze

La celluloide  e il marmo: due serate di parole, immagini, dissonanze"A proposito degli effetti speciali, Alessandra Vanzi" di Alberto Grifi

Intervista A Milleocchi Le poesie di Giannina Angioletti anche attrice in «Trastevere» di Valerio Zurlini, «Urla mute» da «Le opere e i giorni» in quattro episodi di Vanzi e Grifi

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 13 settembre 2014
Stasera c’è la prima delle due serate La celluloide e il marmo a cura di Alessandra Vanzi, attrice, regista, performer, per rendere omaggio alla madre, Giannina Angioletti, e al suo compagno, Alberto Grifi. “Mia madre ha fatto mille cose nella sua vita”, racconta Alessandra al telefono, “poetessa, pittrice, gallerista, vivendo a Roma, dopo aver viaggiato molto da ragazza con suo padre, scrittore a sua volta, tra Praga, Parigi, Italia e la Svizzera nel periodo della seconda guerra mondiale”. Stabilitasi nella capitale a guerra finita, Giannina si era iscritta al Centro sperimentale di cinematografia per studiare recitazione, benché poi non abbia...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi