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Nervoso, sciamanico, tabagista: Mägi

Nervoso, sciamanico, tabagista: MägiKonrad Mägi, «Cavoli marini», 1913-’14, Tallin, Museo nazionale d’arte estone

A Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna, una mostra di Konrad Mägi Il caso di un artista periferico plasmato dalla lezione post-impressionista, più nabis che fauve. Konrad Mägi trovò la strada a Parigi fra 1907 e 1910 fra gli inciampi di una vita irregolare

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 19 novembre 2017
In controtendenza con il suo momento di trasognante politica espositiva, la Galleria Nazionale di Roma ospita Konrad Mägi (1878-1925), una mostra (fino al 28 gennaio) di rigore critico curata da Eero Epner e dedicata al più importante pittore modernista estone. Nervoso, anarchico e sciamanico, accanito tabagista e grande consumatore di caffè, Mägi è stato fondamentale per lo sviluppo artistico della sua nazione, agendo da forza trainante di un contesto assolutamente periferico rispetto ai centri nevralgici delle avanguardie storiche. «L’epoca modernista giunse agli artisti estoni quasi dal vuoto, grazie all’influenza delle metropoli europee; non venne costruita su fondamenta preesistenti e nemmeno...

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