Internazionale
Netanyahu alla conquista dell’Africa
Israele Il premier parte per l'Uganda in occasione del 40esimo anniversario del blitz di Entebbe nel quadro di un viaggio che lo porterà anche in altri tre Paesi subsahariani. Sul piatto ci sono lo sviluppo dei rapporti commerciali e la vendita di armi ma anche appoggi e voti a favore di Israele negli organismi internazionali
Il presidente ugandese Yoweri Museveni e il premier israeliano Benyamin Netanyahu
Israele Il premier parte per l'Uganda in occasione del 40esimo anniversario del blitz di Entebbe nel quadro di un viaggio che lo porterà anche in altri tre Paesi subsahariani. Sul piatto ci sono lo sviluppo dei rapporti commerciali e la vendita di armi ma anche appoggi e voti a favore di Israele negli organismi internazionali
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 luglio 2016
Michele GiorgioGERUSALEMME
Qualche anno fa Benyamin Netanyahu vedeva nell’Africa una fonte di pericolo, potenzialmente mortale, per Israele. Descriveva scenari apocalittici parlando della migrazione e delle guerre che dal Sudan, dall’Eritrea e da altri Paesi africani, attraverso il Sinai egiziano, portavano fino alle porte meridionali dello Stato ebraico migliaia di esseri umani in fuga da conflitti, dittature o più semplicemente dalla fame. E i suoi tre governi, dal 2009 a oggi, hanno stanziato centinaia di milioni di shekel e approvato leggi e provvedimenti per fermare nel deserto gli “infiltrati”, costruire centri di detenzione e alzare una barriera lungo la frontiera con l’Egitto. «Gli...