Internazionale
Netanyahu si congratula con Trump ma Israele chiede molto di più
Siria Israele applaude al presidente americano che ha tenuto fede alla promessa di attaccare la Siria. Ma Tel Aviv voleva ben altro dai raid che non hanno cambiato nulla sul terreno e hanno evitato di colpire le postazioni dell'Iran e di Hezbollah in Siria
Siria Israele applaude al presidente americano che ha tenuto fede alla promessa di attaccare la Siria. Ma Tel Aviv voleva ben altro dai raid che non hanno cambiato nulla sul terreno e hanno evitato di colpire le postazioni dell'Iran e di Hezbollah in Siria
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 15 aprile 2018
Benyamin Netanyahu si congratula con Donald Trump che ha dato il via, assieme a Londra e Parigi, ai raid contro la Siria. Quei missili sarebbero la prova dell’impegno Usa a fermare «l’uso di armi chimiche», sostiene il premier israeliano che ieri ha lanciato un avvertimento minaccioso al presidente siriano Bashar Assad perché permetterebbe all’Iran di consolidare la sua presenza in Siria. Parla di «importante avvertimento» a quello che descrive come l’asse del Male – Iran, Siria e movimento sciita libanese Hezbollah – anche il ministro delle costruzioni Yoav Gallant. Eppure dietro le quinte Netanyahu, i suoi ministri e i generali...