Alt 2024. L’artista calabrese trapiantato a Milano lavora su progetti che nascono da una pratica di attraversamento urbano, azione necessaria al suo bisogno di conoscere i luoghi e le persone che ci abitano. Insieme a loro, costruisce un dialogo in grado di tenere in vita la memoria di una cultura operaia, che affonda nelle storie di migrazioni e nelle possibilità del gioco, creando opere che spesso svaniscono, lasciando solo la traccia di qualcosa che, nonostante la sua concretezza, era rimasto invisibile ai più