Pordenonelegge 2024. Intervista all’autrice del romanzo «Il vento è un impostore», edito da Garzanti. Oggi al festival friulano la scrittrice di origini ucraine che indaga sul nonno, ebreo, prigioniero dei tedeschi. «Tornato a casa, Efin non poté dire di essere stato catturato perché rischiava il gulag. La sua storia evoca tutti coloro che vissero nella paura e senza poter raccontare la verità a nessuno». «I regimi totalitari manipolano la realtà ogni giorno. In Urss si viveva una doppia vita, spesso mentendo anche ai propri figli»