Visioni
Niccolò Fettarappa, «sul palco non cerco la catarsi ma il desiderio di rivoluzione»
Intervista Il drammaturgo regista e attore classe 1996 racconta il suo teatro anti-borghese e il rapporto col linguaggio, fino all'ultimo spettacolo «Solo quando lavoro sono felice»
Niccolò Fettarappa
Intervista Il drammaturgo regista e attore classe 1996 racconta il suo teatro anti-borghese e il rapporto col linguaggio, fino all'ultimo spettacolo «Solo quando lavoro sono felice»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 30 dicembre 2022
«Solo quando lavoro, sono felice…» è un motivetto che rimane in testa quello con cui si conclude l’omonimo spettacolo di Niccolò Fettarappa e Lorenzo Maragoni. Di recente debutto a Carrozzerie n.o.t a Roma, è un atto di accusa alla società contemporanea basata sull’autosfruttamento per mezzo di quella onnipresente «macchina del capo», il computer. È il secondo lavoro di Fettarappa – dopo Apocalisse tascabile, con cui ha vinto il premio In-box -, classe 1996, drammaturgo regista e attore, porta sulla scena una visione critica e politicizzata, nutrita però da una scrittura ironica e da una grande energia sul palco, «una detonazione...